Specifiche tecniche del servizio di webGIS
Il cuore del servizio di webGIS consiste nella pubblicazione su internet di un sistema informativo territoriale (SIT). Si tratta dell’estensione al web degli applicativi nati e sviluppati per gestire la cartografia numerica. Un progetto webGIS costituisce quindi un sottoinsieme di un progetto SIT e ha come finalità la comunicazione e la condivisione delle informazioni territoriali con altri utenti.
Per la sua realizzazione è dunque preliminarmente necessaria una ricognizione del materiale cartografico esistente alla quale, se necessario, segue la digitalizzazione delle mappe (elaborazione di shape-files) e la loro trasformazione in un sistema informativo territoriale in conformità con gli standard tecnici richiesti.
In particolare, viene redatto un geodatabase opportunamente strutturato, contenente tutti i tematismi del SIT, georeferenziati nel sistema di coordinate geografiche prestabilito (WGS84, ED50, Utm, Gauss-Boaga, eccetera). Le tabelle del geodatabase, contengono tutte le informazioni rilevanti per ogni singolo elemento territoriale.
La cartografia realizzata viene poi collegata al relativo database, anche ai fini della consultazione della normativa di riferimento. Il caso tipico è quello della gestione urbanistica comunale con il rilascio del certificato di destinazione urbanistica. Le scale di visualizzazione e di stampa del webGis vengono impostate in coerenza con la cartografia del piano vigente.
Nel caso della pianificazione urbanistica comunale, le mappe del SIT, disponibili alla consultazione dina-mica attraverso il webGIS, sono, in genere, le norme e le tavole grafiche prescrittive. L’ulteriore docu-mentazione può essere resa pubblica e scaricabile dalla pagina web in formato PDF.
Infine è utile sottolineare che esistono ormai molti fornitori istituzionali di dati geografici (ministero dell’Ambiente, ministero dei Beni culturali, Regioni, eccetera). Opportunamente strutturato, il webGIS può visualizzare gli strati informativi messi a disposizione da parte di Enti terzi – ma anche da parte di google, bing, eccetera – attraverso i servizi WMS e simili.
Il servizio di webGIS può comprendere i seguenti moduli:
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1.Pubblicazione su internet del webGIS
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2.Implementazione dei dati catastali
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3.Hosting su server
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4.Schedatura del patrimonio edilizio esistente
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5.Servizi aggiuntivi di gestione e amministrazione
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1. Pubblicazione su internet del webGIS
Le attività tipo per la realizzazione delle mappe pubblicate sul webGIS e la messa a punto dei software per la consultazione degli ipertesti normativi sono le seguenti:
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•progettazione del database geografico PostgreSQL/PostGIS o simile secondo gli standard tecnici e definizione dei domini geografici e tabellari;
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•conversione delle banche dati geografiche del piano urbanistico per l’inserimento nel database; il peso di tale attività dipende ovviamente dalla forma degli elaborati del piano: cartacei, vettoriali o già in formato shape-files;
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•realizzazione dell’ipertesto della normativa e suo inserimento nel database;
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•costruzione delle mappe interattive da caricare sul modulo informatico del webGis (MapServer/p.mapper);
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•preparazione dei software di connessione ai dati e per la navigazione attraverso la tecnologia PHP e Ajax;
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•realizzazione dell'interfaccia grafica per la navigazione internet attraverso i più diffusi browser (Explorer, Firefox, Safari, eccetera), attraverso semplici strumenti di navigazione zoom, pan, cerca, eccetera).
Per ogni componente del database viene prodotto il modello logico, il modello concettuale e il metadato secondo lo standard ISO19115 come previsto dal portale del CNIPA.
Il webGIS prevede la possibilità di esportare le mappe visualizzate attraverso immagini georeferite, estese alla finestra di visualizzazione, che possono essere utilizzate dai progettisti. È inoltre possibile prevedere l’esportazione di shapefile singoli o raggruppati.
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2. Implementazione dei dati catastali
L’agenzia del territorio, in ottemperanza al decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, art. 37, comma 54, ha attivato un apposito servizio telematico per mettere a disposizione degli Enti locali che ne facciano richiesta i dati catastali su base informatica. Con aggiornamento mensile, i dati geografici (CLM) e censuari (FAB e TER) possono essere implementati nel servizio di webGIS. Le mappe catastali vengono poi convertite dalla proiezione in Cassini-Soldner a quella del progetto webGIS per permettere la sovrapposizione con gli ele-menti cartografici, la carta tecnica regionale, le foto aeree, la toponomastica eccetera. In questo modo è possibile:
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•visualizzare sulla cartografia di base tutte le particelle così come estratte dai file CML catastali con funzionalità di zoom, pan e ricerca attraverso il browser internet;
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•effettuare ricerche per particella o per proprietario;
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•nel catasto terreni: ricerca per foglio, per particella, per subalterni, per proprietario e per variazioni;
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•nel catasto fabbricati: ricerca per indirizzo, per unità immobiliare, per variazioni, per categoria e per proprietario.
L’uso dei dati catastali è ammesso esclusivamente per compiti istituzionali e deve essere dunque limitato al personale interno all’Ente.
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3. Hosting su server
Il webGIS può essere ospitato sul server dell’Amministrazione oppure sul server webPolis. L’architettura hardware/software del server web deve tenere conto delle operazioni complesse tipiche della condivisione di dati geografici. WebPolis dispone della seguente configurazione:
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•server con sistema operativo Linux server 2008 di potenza adeguata;
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•web server Apache;
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•tecnologia PHP e Ajax come supporto per gli applicativi;
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•DB PostgreSQL con “spatial database extension” PostGIS;
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•server delle mappe MapServer e p.mapper.
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4. Schedatura del patrimonio edilizio esistente
La schedatura del patrimonio edilizio esistente avviene attraverso un software per l’archiviazione delle informazioni (riguardanti, ad esempio, l’epoca di costruzione, la tipologia edilizia, la destinazione d’uso, la consistenza edilizia, eccetera) per ogni edificio o gruppo di edifici, organizzato per tipologie (quartieri urbani, nuclei rurali, insediamenti industriali, eccetera). È possibile documentare gli edifici attraverso un album fotografico completo dell’indicazione dei punti di vista. Vengono impostati strumenti di ricerca riferiti a tutti i livelli di gestione (singola unità volumetrica, edificio, scheda) e viene definito una procedura per l’aggiornamento del database.
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5. Servizi aggiuntivi di gestione e amministrazione
L’utilità del webGIS è determinata dall’attendibilità e dall’aggiornamento delle informazioni. Pertanto, il webGIS ha bisogno di una sua gestione nel tempo per tenere conto delle trasformazioni e degli interventi realizzati. Il servizio di webGIS può dunque comprendere oltre alla pubblicazione su web, anche l’aggiorna-mento degli strati informativi. Attraverso tale attività, inoltre, è possibile impostare il monitoraggio del piano, anche ai fini della valutazione ambientale strategica.
Nella fase di formazione del webGIS, i servizi aggiuntivi sono:
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•la definizione del manuale per la realizzazione dei dati geografici in collaborazione con i competenti uffici;
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•il collaudo dei dati di eventuali fornitori esterni e l’assistenza alla progettazione delle relative banche dati;
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•la redazione del libretto di manutenzione del webGIS;
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•la formazione del personale per un uso corretto del webGIS e del Sit.
Nella fase di gestione, i servizi aggiuntivi sono:
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•l’assistenza in remoto agli utenti del webGIS;
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•l’aggiornamento cadenzato degli strati informativi;
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•l’elaborazione dei dati per il monitoraggio annuale.